La disaggregazione delle emissioni



Gli indicatori di attività, per la stima delle emissioni diffuse sono generalmente disponibili solo a livello aggregato (provincia e/o regione). Pertanto, al fine di ottenere le informazioni a livello comunale (richiesto negli inventari regionali o provinciali), è necessario svolgere un processo di disaggregazione per ottenere i dati a livello inferiore (comunale), attraverso l'adozione di una specifica metodologia di disaggregazione e l'utilizzo di variabili surrogate (proxy).
Per variabile surrogata o proxy si intende una grandezza che consenta di ottenere la stima delle emissioni con un certo livello di disaggregazione territoriale o temporale, quando esse siano note per unità territoriali o temporali più grandi. Tra le variabili surrogate (o proxy) utilizzate ai fini della costituzione dell'inventario regionale le più usate sono, a titolo di esempio, il nr. abitanti, le superfici abitative riscaldate per comune, il nr. addetti per attività economica, la superficie agricola utilizzata, ecc..


Metodologia di disaggregazione

Nota la distribuzione spaziale della variabile proxy/surrogata alla scala comunale (Sc) ed alla scala per la quale è conosciuta la grandezza da disaggregare ad esempio provinciale (Sp) o nazionale (Sn), il processo di disaggregazione si effettua utilizzando la seguente relazione

Eic = Eip * Sc / Sp

dove:

Eic : emissione di inquinante relativa al comune considerato;
Eip : emissione di inquinante stimata per l'ambito provinciale mediante la consueta formula

E = A * FE.

La procedura di disaggregazione deve essere ripetuta per ciascun comune. Alla fine di questa operazione si verifica che Eip è uguale alla sommatoria dei Eic.