Metodi di stima e fattori di emissione



Stima emissioni puntuali

Per quanto riguarda i metodi di stima, le emissioni delle sorgenti puntuali (singoli impianti o camini caratterizzati da emissioni significative di inquinanti, come ad esempio le centrali termoelettriche, le grandi industrie, gli inceneritori e le discariche), vengono quantificate a partire dalle dichiarazioni delle singole aziende e dalle misurazioni effettuate in continuo o in discontinuo. Altre fonti informative sono:

Per la stima delle attività emissive puntuali (LPS), la metodologia suggerisce quindi di svolgere specifiche indagini che permettano di stabilire i quantitativi di inquinanti emessi in un determinato arco temporale, con lo scopo di ricavare le peculiarità dei singoli impianti (parametri costruttivi dell'impianto, ciclo produttivo ecc.). Le informazioni sulle sorgenti emissive puntuali, utili negli studi di impatto sulla qualità dell'aria e per l'elaborazione di indicatori di pressione, si configurano come un archivio organizzato contenente i dati relativi alle emissioni, sia in termini di quantità, definendo la massa di inquinanti immessi nell'atmosfera, sia in termini di localizzazione e caratteristiche dei camini (es. altezza, diametro), di parametri fisici dell'emissione (temperatura, portata fumi), di dati caratteristici delle attività antropiche o della loro evoluzione nel tempo.

Stima emissioni areali o diffuse

Per le sorgenti emissive "areali o diffuse" sul territorio, la metodologia CORINAIR consente di stimare la quantità di inquinante emessa (E) mediante l'utilizzo di fattori di emissione (FE) e di indicatori d'attività (A). Le emissioni da sorgenti areali o diffuse, al livello dell'unità locale minima prescelta (cella di grigliato chilometrico, comune, provincia), vengono stimate, in linea generale, mediante il seguente prodotto:

Ei = A * FEi

dove:

- Ei   rappresenta l'emissione dell'inquinante i,
- A   è un opportuno indicatore dell'attività correlato con le quantità emesse,
- FEi   è il fattore di emissione per l'inquinante i e l'attività espressa da A ovvero la massa dell'inquinante emessa per una quantità unitaria dell'indicatore.

La formula implica una relazione di proporzionalità diretta tra l'emissione (E) e l'indicatore d'attività (A), ovvero il parametro economico, energetico, demografico, territoriale, che esprime la rilevanza dell'attività nello scenario di riferimento (quantità di acciaio prodotta, consumo di carburante, numero di abitanti, ettaro di coltivazione, ecc.).

Il fattore di emissione (FE), unico per ciascun inquinante generato da ciascuna attività emissiva, rappresenta il parametro tecnico della relazione ed esprime la quantità specifica di inquinante emesso in funzione dell'unità di misura dell'indicatore utilizzato (kg NO2/ton acciaio prodotta, kg SO2/ton gasolio consumato ecc.).

Stima emissioni lineari

  • Stima emissioni lineari

    Le emissioni lineari si stimano, in generale, a partire da indicatori e fattori di emissioni. Ad esempio, nel caso del traffico aereo, le emissioni si stimano a partire dal numero di cicli atterraggiio/decollo (LTO) dei veicoli, negli aeroporti considerati, ed attraverso fattori di emissione specifici per tipologia di aereo

  • Stima emissioni lineari da traffico
  • Le emissioni lineari dovute al traffico veicolare, per la rilevanza che assumono rispetto alle emissioni complessive a livello regionale, provinciale e comunale, sono state stimate con la più dettagliata e rigorosa applicazione del modello COPERT (COmputer Programme to calculate Emissions from Road Transport), indicato dalla metodologia CORINAIR e costituiscono di fatto l'argomento di maggior complessità trattato nell'ambito dell'inventario delle emissioni.

    Le emissioni dovute al traffico richiedono un diverso approccio per la stima delle emissioni dovute agli spostamenti lungo le principali arterie di comunicazione (le sorgenti sono approssimate ad una linea, da cui la denominazione di lineari) e sono riferite ad un grafo regionale definito; mentre le emissioni dovute al traffico dei centri urbani sono considerate come emissioni areali.

    Per la stima delle emissioni da traffico veicolare, sia lineari che areali, sono stati utilizzati algoritmi di calcolo complessi, che sono implementati nell'ambito di specifici modelli matematici.